Un tributo alla carriera con 140 opere
Palazzo Morando, a Milano, ospita la mostra
Miracoli a Milano. Carlo Orsi fotografo, a cura di Giangiacomo Schiavi e Giorgio Terruzzi. L’esposizione si propone come un tributo al percorso di Carlo Orsi, tracciato a partire dall’Italia del dopoguerra, in cui il fotografo si divide tra la redazione del “Corriere della Sera”, dove si cimenta nei primi lavori di fotoreportage, e il fermento culturale del Bar Jamaica a Brera, crocevia di pittori, scrittori e poeti a breve distanza dalla sua casa natale. Due laboratori di creatività che contribuiscono a costruire la matrice esistenziale e intellettuale di Orsi, nutrendo la sua ricerca e definendo le radici della sua pratica fotografica.
Le 140 opere esposte, tutte in bianco e nero e tutte stampate sotto la sua supervisione (prima della sua scomparsa avvenuta nel 2021), provengono dall’Archivio Carlo Orsi, diretto dalla compagna di una vita Silvana Beretta. Divisi in quattro sezioni (Milano, Ritratti, Moda e pubblicità, Reportage), gli scatti scandiscono le tematiche centrali della sua opera, dalla dimensione giornalistica – inaugurata come fotoreporter per testate quali il “Corriere della Sera”, “Panorama”, “Settimo Giorno”, “Il Mondo” e “Oggi” – all’incontro con Ugo Mulas, che segna un passaggio cruciale nella sua formazione, fino ad arrivare al lavoro per grandi marchi della moda e del design. In tutte le sue immagini si avverte il distacco dai modelli consolidati e l'affermarsi di un linguaggio dissidente, ironico, che permea ogni ambito della sua produzione fotografica, ribaltando i codici dell’immagine e della narrazione visiva.
La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Moebius, che raccoglie testi critici e testimonianze di chi lo ha conosciuto e ha collaborato con lui, tra cui i due curatori Schiavi e Terruzzi, Gianluigi Colin, Roberto Mutti, Giovanni Porzio e Gabriella Simoni.
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