Martedì 24 giugno 2025
Sessant’anni fa, proprio oggi. La mattina affrontavo gli esami di terza media, con l’ansia che mi stringeva lo stomaco. Il pomeriggio, trascinata da un’energia che non sapevo ancora chiamare libertà, correvo al Vigorelli. Di nascosto da mio padre — che mi avrebbe ammazzata se solo l’avesse saputo. Alle otto di sera, ero lì, seduta a tavola, silenziosa, con il cuore ancora in tumulto e un segreto meraviglioso custodito dentro. Quel giorno mi ha insegnato tutto: a sfidare, a scegliere, a vivere.
E proprio mentre io assaporavo la mia piccola rivoluzione personale, dietro al palco del concerto dei Beatles, Carlo Orsi scattava le foto. Non lo conoscevo ancora. Non sapevo che quell’uomo, più grande di me di qualche anno, sarebbe diventato il mio compagno di vita. Ma eravamo già lì, nello stesso luogo, immersi nello stesso momento, uniti da una scintilla che il destino avrebbe acceso più tardi.
Oggi, sessant’anni dopo, porto con me l’orgoglio intatto di quella ragazza che non aveva paura di rischiare. E porto Carlo nel cuore, come ogni giorno. Un giorno, una scelta, un segreto. Una vita vissuta davvero. Insieme.
Silvana Beretta
Martedì 24 giugno 2025
Sessant’anni fa, proprio oggi. La mattina affrontavo gli esami di terza media, con l’ansia che mi stringeva lo stomaco. Il pomeriggio, trascinata da un’energia che non sapevo ancora chiamare libertà, correvo al Vigorelli. Di nascosto da mio padre — che mi avrebbe ammazzata se solo l’avesse saputo. Alle otto di sera, ero lì, seduta a tavola, silenziosa, con il cuore ancora in tumulto e un segreto meraviglioso custodito dentro. Quel giorno mi ha insegnato tutto: a sfidare, a scegliere, a vivere.
E proprio mentre io assaporavo la mia piccola rivoluzione personale, dietro al palco del concerto dei Beatles, Carlo Orsi scattava le foto. Non lo conoscevo ancora. Non sapevo che quell’uomo, più grande di me di qualche anno, sarebbe diventato il mio compagno di vita. Ma eravamo già lì, nello stesso luogo, immersi nello stesso momento, uniti da una scintilla che il destino avrebbe acceso più tardi.
Oggi, sessant’anni dopo, porto con me l’orgoglio intatto di quella ragazza che non aveva paura di rischiare. E porto Carlo nel cuore, come ogni giorno. Un giorno, una scelta, un segreto. Una vita vissuta davvero. Insieme.
Silvana Beretta
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