Carlo semplicemente fotografa, "coglie", vede sia che abbia la sua amata Milano a portata di obiettivo, sia che i suoi passi di reporter lo portino nella Spagna che sogna di "matar" e sa ancora di franchismo, nella New York delle amare eredità vietnamite, della desolata metropolitana per Coney Island, o nella Berlino del Muro "ripulito" per l'arrivo di Kennedy.
In queste immagini Carlo è come liberato dal lungo obbligo che il suo mestiere, quello della fotografia di moda, della fotografia per vivere e, dobbiamo dirlo, vivere bene, gli ha imposto, enfatizzando la sua creatività, trovando sempre l'alleanza della fantasia, della trovata e del gusto di sublimare la realtà.
Questo fotografo di colpi d'occhio vale l'altro che costruisce suggestioni.
Ma, sottovoce, io gli preferisco il primo.
Guido Vergani, "Luoghi, persone: fotografie degli anni '60", 2005
Carlo semplicemente fotografa, "coglie", vede sia che abbia la sua amata Milano a portata di obiettivo, sia che i suoi passi di reporter lo portino nella Spagna che sogna di "matar" e sa ancora di franchismo, nella New York delle amare eredità vietnamite, della desolata metropolitana per Coney Island, o nella Berlino del Muro "ripulito" per l'arrivo di Kennedy.
In queste immagini Carlo è come liberato dal lungo obbligo che il suo mestiere, quello della fotografia di moda, della fotografia per vivere e, dobbiamo dirlo, vivere bene, gli ha imposto, enfatizzando la sua creatività, trovando sempre l'alleanza della fantasia, della trovata e del gusto di sublimare la realtà.
Questo fotografo di colpi d'occhio vale l'altro che costruisce suggestioni.
Ma, sottovoce, io gli preferisco il primo.
Guido Vergani, "Luoghi, persone: fotografie degli anni '60", 2005
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