La Seduzione

Corpo come polivalenza di senso

La vera seduzione […] è possibile solo quando il corpo mantiene tutta la sua polivalenza di senso, e non si riduce a quel significato univoco che è il sesso, così, come nella nostra cultura attuale è stato codificato. […] la […] “liberazione” sessuale si riduce alla liberazione dell’indumento, che già a sua volta, lungi dal vestire il corpo, era lui a essere vestito di sessualità. Per rendercene conto basta un confronto con i primitivi. Essi giravano nudi perché tutto il loro corpo era volto, cioè espressione simbolica dove i corpi, guardandosi, si scambiavano tutti i loro segni che si consumavano in una relazione reciproca, senza riferirsi al solo codice della sessualità. E la seduzione, quando limita il suo spazio espressivo al solo codice della sessualità, non fa che avvinghiare con un altro giro di corda un corpo reso già da tempo inespressivo perché, nonostante i giochi di seduzione, o proprio per questo, gli si è tolta la sua parola: la polivalenza dei significati, la sua disponibilità per tutti i sensi non ancora catturati dal codice.

[Umberto Galimberti, La seduzione, in “Città Milano", n. 3, ottobre 1998]

010-049-04
La Seduzione, 1998
Milano (Italia)

La Seduzione


Corpo come polivalenza di senso

La vera seduzione […] è possibile solo quando il corpo mantiene tutta la sua polivalenza di senso, e non si riduce a quel significato univoco che è il sesso, così, come nella nostra cultura attuale è stato codificato. […] la […] “liberazione” sessuale si riduce alla liberazione dell’indumento, che già a sua volta, lungi dal vestire il corpo, era lui a essere vestito di sessualità. Per rendercene conto basta un confronto con i primitivi. Essi giravano nudi perché tutto il loro corpo era volto, cioè espressione simbolica dove i corpi, guardandosi, si scambiavano tutti i loro segni che si consumavano in una relazione reciproca, senza riferirsi al solo codice della sessualità. E la seduzione, quando limita il suo spazio espressivo al solo codice della sessualità, non fa che avvinghiare con un altro giro di corda un corpo reso già da tempo inespressivo perché, nonostante i giochi di seduzione, o proprio per questo, gli si è tolta la sua parola: la polivalenza dei significati, la sua disponibilità per tutti i sensi non ancora catturati dal codice.

[Umberto Galimberti, La seduzione, in “Città Milano", n. 3, ottobre 1998]

010-068-13
La Seduzione, 1998
Moltrasio (Italia)

010-068-20
La Seduzione, 1998
Moltrasio (Italia)

010-066-22
La Seduzione, 1998
Moltrasio (Italia)

010-066-13
La Seduzione, 1998
Moltrasio (Italia)

010-064-36
La Seduzione, 1998
Moltrasio (Italia)

010-061-36
La Seduzione, 1998
Moltrasio (Italia)

010-058-30
La Seduzione, 1998
Moltrasio (Italia)

010-057-30
La Seduzione, 1998
Moltrasio (Italia)

010-056-29
La Seduzione, 1998
Moltrasio (Italia)

010-054-18
La Seduzione, 1998
Moltrasio (Italia)

010-053-31
La Seduzione, 1998
Piccolo Teatro Strehler, Milano (Italia)

010-052-29
La Seduzione, 1998
Piccolo Teatro Strehler, Milano (Italia)

010-050-36
La Seduzione, 1998
Piccolo Teatro Strehler, Milano (Italia)

010-049-04
La Seduzione, 1998
Milano (Italia)

provino 010-051

provino 010-054

provino 010-064

provino 010-068