Emilio Tadini, Valerio Adami e Gianfranco Pardi sono stati amici molto cari di Carlo Orsi. Con calore e affetto, Carlo li ha immortalati in diversi momenti della loro vita, trasmettendo attraverso le sue fotografie l'intensità dei legami e la bellezza dei momenti condivisi, creando così un ritratto emozionante di amicizia e vicinanza.
Figura di rilievo nel panorama culturale italiano del ‘900, Emilio Tadini (1927-2002) si forma e muove i suoi primi passi in ambito letterario. A partire dalla seconda metà degli anni ‘50, inizia a dipingere grazie alla frequentazione con i pittori Alfredo Chighine, Alik Cavaliere, Valerio Adami, Cesare Peverelli. Muovendo dal clima surrealista e facendo propri alcuni stilemi della Pop Art, Tadini mette a punto uno stile personale, caratterizzato da tratti fantastici e onirici, che si sviluppa in vasti cicli pittorici ricchi di citazioni letterarie e figurative. Alla pratica pittorica, affianca una lucida riflessione teorica e una costante attività critica. Le sue esposizioni personali sono state ospitate in importanti istituzioni culturali in tutto il mondo (Parigi, Stoccolma, Bruxelles, Londra, Anversa, Stati Uniti e Sudamerica) e ha esposto in importanti rassegne internazionali, tra cui due edizioni della Biennale di Venezia (1978 e 1982).
044-205-32
Emilio Tadini, 1999
Studio Emilio Tadini, Milano (Italia)
Emilio Tadini, Valerio Adami e Gianfranco Pardi sono stati amici molto cari di Carlo Orsi. Con calore e affetto, Carlo li ha immortalati in diversi momenti della loro vita, trasmettendo attraverso le sue fotografie l'intensità dei legami e la bellezza dei momenti condivisi, creando così un ritratto emozionante di amicizia e vicinanza.
Figura di rilievo nel panorama culturale italiano del ‘900, Emilio Tadini (1927-2002) si forma e muove i suoi primi passi in ambito letterario. A partire dalla seconda metà degli anni ‘50, inizia a dipingere grazie alla frequentazione con i pittori Alfredo Chighine, Alik Cavaliere, Valerio Adami, Cesare Peverelli. Muovendo dal clima surrealista e facendo propri alcuni stilemi della Pop Art, Tadini mette a punto uno stile personale, caratterizzato da tratti fantastici e onirici, che si sviluppa in vasti cicli pittorici ricchi di citazioni letterarie e figurative. Alla pratica pittorica, affianca una lucida riflessione teorica e una costante attività critica. Le sue esposizioni personali sono state ospitate in importanti istituzioni culturali in tutto il mondo (Parigi, Stoccolma, Bruxelles, Londra, Anversa, Stati Uniti e Sudamerica) e ha esposto in importanti rassegne internazionali, tra cui due edizioni della Biennale di Venezia (1978 e 1982).
044-205-34
Emilio Tadini, 1999
Studio Emilio Tadini, Milano (Italia)
044-205-26
Emilio Tadini, 1999
Studio Emilio Tadini, Milano (Italia)
013-012-25
Carlo Orsi, Emilio Tadini
044-196-07
Fabio Bellotti, Emilio Tadini, 2001
Studio Emilio Tadini, Milano (Italia)
044-196-09
Emilio Tadini ha disegnato una faccia sulla pelata di Fabio Bellotti, 2001
Studio Emilio Tadini, Milano (Italia)
013-012-21
Giorgio Marconi, Carlo Orsi, Emilio Tadini
013-007-01
Emilio Tadini
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