Carlo Orsi restituisce un ritratto variegato e complesso della Spagna sul finire degli anni Cinquanta. I suoi scatti mostrano tanto la grandiosità dei monumenti storici (la Cattedrale di Ávila) e la persistenza di tradizioni secolari (il torero che si allena alla Plaza de Toros di Madrid), quanto la vita quotidiana del paese con i bambini che giocano sui marciapiedi di Siviglia e i pescatori che rientrano dalla pesca a Sanlúcar de Barrameda.
Alla fine degli anni Cinquanta, la Spagna franchista vive un periodo di transizione. Dopo un lungo isolamento internazionale e una forte crisi economica dovuti all'autarchia imposta dal regime, si avviano timidi processi di apertura. Il 1953 rappresenta un momento chiave con la firma degli accordi con gli Stati Uniti, che portano investimenti e aiuti economici. Questo legame segna l’inizio di un graduale reinserimento del paese nello scenario geopolitico internazionale. Sul piano economico, il sistema autarchico aveva ormai mostrato tutti i suoi limiti: inflazione, disoccupazione e povertà spingono il regime a rivedere le proprie politiche. Emergono così le prime riforme che porteranno, con il Piano di Stabilizzazione del 1959, all’adozione di un’economia di mercato. Culturalmente, nonostante la censura, si cominciano a intravedere segnali di rinnovamento, specialmente nelle arti visive e nel cinema, che anticipano i fermenti del decennio successivo.
001-009-18
1958
Palazzo del viceré Blasco Nuñez Vela, Avila (Spagna)
Carlo Orsi restituisce un ritratto variegato e complesso della Spagna sul finire degli anni Cinquanta. I suoi scatti mostrano tanto la grandiosità dei monumenti storici (la Cattedrale di Ávila) e la persistenza di tradizioni secolari (il torero che si allena alla Plaza de Toros di Madrid), quanto la vita quotidiana del paese con i bambini che giocano sui marciapiedi di Siviglia e i pescatori che rientrano dalla pesca a Sanlúcar de Barrameda.
Alla fine degli anni Cinquanta, la Spagna franchista vive un periodo di transizione. Dopo un lungo isolamento internazionale e una forte crisi economica dovuti all'autarchia imposta dal regime, si avviano timidi processi di apertura. Il 1953 rappresenta un momento chiave con la firma degli accordi con gli Stati Uniti, che portano investimenti e aiuti economici. Questo legame segna l’inizio di un graduale reinserimento del paese nello scenario geopolitico internazionale. Sul piano economico, il sistema autarchico aveva ormai mostrato tutti i suoi limiti: inflazione, disoccupazione e povertà spingono il regime a rivedere le proprie politiche. Emergono così le prime riforme che porteranno, con il Piano di Stabilizzazione del 1959, all’adozione di un’economia di mercato. Culturalmente, nonostante la censura, si cominciano a intravedere segnali di rinnovamento, specialmente nelle arti visive e nel cinema, che anticipano i fermenti del decennio successivo.
001-010-17
Bambini al banchetto del gelato, 1960
Avila (Spagna)
001-024-08
Bambini giocano sul marciapiede, 1958
Siviglia (Spagna)
P03-029-12
Museo Guggenheim, 2000 Bilbao (Spagna)
001-012-08
Real Madrid, 1958
Madrid (Spagna)
001-013-01
1958
Mesón del Segoviano, Madrid (Spagna)
001-015-10
1958
Bar Cicote, Madrid (Spagna)
001-023-09
1958
Cattedrale di Avila, Avila (Spagna)
001-024-08
Juan Antonio Bardem, 1958
(Spagna)
001-017-06
1958
Los Cuatro Postes, Avila (Spagna)
001-012-37
1958
Madrid (Spagna)
001-011-01
1958
Fontana di Cibele, Madrid (Spagna)
001-039-01
Bambina balla il flamenco in una casa mentre altre persone applaudono, 1960
Granada (Sacromonte) (Spagna)
001-009-14
1958
Palazzo del viceré Blasco Nuñez Vela, Avila (Spagna)
001-009-05
1958
(Spagna)
001-004-05
1958
(Spagna)
001-004-02
1958
(Spagna)
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