Grattacielo Pirelli

La città che sale
Quando nel 1969 Carlo Orsi pubblica il suo primo libro di fotografie, una raccolta di immagini della città di Milano, è già da subito evidente la sua propensione al racconto.
La città, che è la sua città, viene raccontata attraverso una serie di fotografie di grande intensità espressiva che sono tra loro collegate proprio a costruire una storia.
"È la storia, a volte cupa e drammatica, di una città in grande trasformazione, una Milano che cerca operosamente e radicalmente di uscire da un dopoguerra drammatico.
In quegli anni comincia la vera ricostruzione, nel bene e nel male tutto sta cambiando, le nuove costruzioni, gli abitanti con i primi grandi flussi migratori, le abitudini che risentono di un clima politico in grande fermento, Milano non è più la città che sale di Boccioni, è una città che cambia abito e carattere e questo movimento produce drammatiche contraddizioni.
Questo movimento un po' affannato e quelle contraddizioni, erano raccontate nel libro di Carlo con immagini che oggi appaiono come icone distillate da un complicato mondo di segni in rapida trasformazione.
Il grattacielo Pirelli e l'osteria dell'angolo erano le figure estreme di questo processo del quale chi viveva in città era, in qualche modo, parte attiva. Carlo ritraeva la città che lui stesso, anche con le sue fotografie, contribuiva a trasformare. Erano in fondo stupende immagini della propria casa, dove si cambiano i mobili, si compera il televisore e si assume la filippina.
Immagini di un mondo giovanilmente conosciuto, partecipato ma tutto da scoprire, da rivelare anche se "a portata di mano". Le strade dove Carlo ha camminato, le persone che ha frequentato, le stazioni da dove tante volte è partito o dove è arrivato. (...)"
Gianfranco Pardi

Il "Pirellone"

Il Grattacielo Pirelli, noto anche come "Pirellone", è uno degli edifici simbolo della città di Milano, nonché un’icona di architettura italiana. Fu commissionato da Pirelli, azienda leader nel settore della gomma, negli anni Cinquanta come espressione del rilancio industriale del dopoguerra e della volontà dell’azienda di rappresentare, attraverso l’architettura, i valori di innovazione, progresso e apertura internazionale. 

Progettato dall'architetto Gio Ponti in collaborazione con Pier Luigi Nervi, fu realizzato tra il 1956 e il 1960. L’impronta di Ponti è riconoscibile nella forma slanciata ed elegante dell’edificio, che si distingue dai tipici volumi dei grattacieli americani grazie alla silhouette affusolata, resa anche possibile dall’ideazione di una pianta a forma esagonale. A Nervi si deve, invece, la progettazione di una struttura interna, particolarmente innovativa: un nucleo centrale costituito da setti rigidi e pilastri rastremati, capaci di sostenere carichi verticali e resistere alle sollecitazioni del vento, consentendo la realizzazione di facciate libere e leggere.

Il Grattacielo Pirelli con i suoi 127 metri di altezza, per decenni è stato l’edificio più alto d’Italia e uno dei primi grattacieli in cemento armato a struttura portante sottile. 

Nel 1978 la Regione Lombardia acquistò l’edificio da Pirelli e vi trasferì i propri uffici, che divennero ufficialmente operativi nell’estate del 1980.

005-055-17
Ombra sulla città, l'ombra del grattacielo Pirelli, 1961
Stazione Centrale, Milano (Italia)

Grattacielo Pirelli


La città che sale
Quando nel 1969 Carlo Orsi pubblica il suo primo libro di fotografie, una raccolta di immagini della città di Milano, è già da subito evidente la sua propensione al racconto.
La città, che è la sua città, viene raccontata attraverso una serie di fotografie di grande intensità espressiva che sono tra loro collegate proprio a costruire una storia.
"È la storia, a volte cupa e drammatica, di una città in grande trasformazione, una Milano che cerca operosamente e radicalmente di uscire da un dopoguerra drammatico.
In quegli anni comincia la vera ricostruzione, nel bene e nel male tutto sta cambiando, le nuove costruzioni, gli abitanti con i primi grandi flussi migratori, le abitudini che risentono di un clima politico in grande fermento, Milano non è più la città che sale di Boccioni, è una città che cambia abito e carattere e questo movimento produce drammatiche contraddizioni.
Questo movimento un po' affannato e quelle contraddizioni, erano raccontate nel libro di Carlo con immagini che oggi appaiono come icone distillate da un complicato mondo di segni in rapida trasformazione.
Il grattacielo Pirelli e l'osteria dell'angolo erano le figure estreme di questo processo del quale chi viveva in città era, in qualche modo, parte attiva. Carlo ritraeva la città che lui stesso, anche con le sue fotografie, contribuiva a trasformare. Erano in fondo stupende immagini della propria casa, dove si cambiano i mobili, si compera il televisore e si assume la filippina.
Immagini di un mondo giovanilmente conosciuto, partecipato ma tutto da scoprire, da rivelare anche se "a portata di mano". Le strade dove Carlo ha camminato, le persone che ha frequentato, le stazioni da dove tante volte è partito o dove è arrivato. (...)"
Gianfranco Pardi

Il "Pirellone"

Il Grattacielo Pirelli, noto anche come "Pirellone", è uno degli edifici simbolo della città di Milano, nonché un’icona di architettura italiana. Fu commissionato da Pirelli, azienda leader nel settore della gomma, negli anni Cinquanta come espressione del rilancio industriale del dopoguerra e della volontà dell’azienda di rappresentare, attraverso l’architettura, i valori di innovazione, progresso e apertura internazionale. 

Progettato dall'architetto Gio Ponti in collaborazione con Pier Luigi Nervi, fu realizzato tra il 1956 e il 1960. L’impronta di Ponti è riconoscibile nella forma slanciata ed elegante dell’edificio, che si distingue dai tipici volumi dei grattacieli americani grazie alla silhouette affusolata, resa anche possibile dall’ideazione di una pianta a forma esagonale. A Nervi si deve, invece, la progettazione di una struttura interna, particolarmente innovativa: un nucleo centrale costituito da setti rigidi e pilastri rastremati, capaci di sostenere carichi verticali e resistere alle sollecitazioni del vento, consentendo la realizzazione di facciate libere e leggere.

Il Grattacielo Pirelli con i suoi 127 metri di altezza, per decenni è stato l’edificio più alto d’Italia e uno dei primi grattacieli in cemento armato a struttura portante sottile. 

Nel 1978 la Regione Lombardia acquistò l’edificio da Pirelli e vi trasferì i propri uffici, che divennero ufficialmente operativi nell’estate del 1980.

005-089-03
Grattacielo Pirelli progettato da Gio Ponti, 2001
"Pirellone" sede della Regione Lombardia, Milano (Italia)

005-081-15
Il grattacielo Pirelli, 1999
"Pirellone" sede della Regione Lombardia, Milano (Italia)