L'Accademia di Belle Arti di Brera fu fondata nel 1776 per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, con l’intento di organizzare in modo sistematico e rigoroso l’insegnamento delle Belle Arti.
Situata nel cuore di Milano, l’Accademia ha sede nel seicentesco Palazzo di Bera, edificio già di proprietà pubblica e un tempo adibito a convento.
All’inizio dell’Ottocento, nell’ambito di una riforma dell’insegnamento artistico, vengono stabilite le principali materie di studio: Architettura, Pittura, Scultura, Ornato, Incisione, Prospettiva, Anatomia Artistica ed Elementi di Figura.
Nel corso del tempo, l’Accademia si afferma come luogo di promozione di esposizioni, eventi e ricerche, diventando un punto di riferimento per il dibattito artistico contemporaneo.
Tra i suoi docenti e allievi si annoverano figure di grande rilievo, tra cui Francesco Hayez, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Adolfo Wildt – che fu maestro, tra gli altri, di Lucio Fontana e Fausto Melotti, nonché Francesco Messina, Marino Marini e, in epoca più recente, artisti come Luciano Fabro e Alberto Garutti.
La Pinacoteca di Brera è uno dei musei più importanti d’Italia, celebre per la sua straordinaria collezione di pittura italiana. Istituita nel 1809 da Napoleone, ha sede nel Palazzo di Brera, che ospita l’omonima Accademia di Belle Arti.
Il museo nacque inizialmente con l’intento di offrire agli studenti opere esemplari di grandi maestri; un primo nucleo di opere risale, infatti, già al 1776 concepito quale supporto didattico per l’Accademia.
La sua trasformazione della Pinacoteca a vero e proprio museo avviene durante l’istituzione di Milano (1805-1814) quale capitale del Regno Italico. In quegli anni la sua collezione si arricchì di numerosi dipinti, per lo più di soggetto religioso e di grande formato, provenienti da chiese e conventi soppressi a seguito della riorganizzazione napoleonica degli ordini religiosi.
Tra i capolavori più noti si annoverano il Cristo morto nel sepolcro e tre dolenti di Andrea Mantegna, la Pala di Montefeltro di Piero della Francesca, Lo sposalizio della Vergine di Raffaello Sanzio, la Cena in Emmaus di Caravaggio e Il bacio di Francesco Hayez.
037-022-12
2015
Milano (Italia)
L'Accademia di Belle Arti di Brera fu fondata nel 1776 per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, con l’intento di organizzare in modo sistematico e rigoroso l’insegnamento delle Belle Arti.
Situata nel cuore di Milano, l’Accademia ha sede nel seicentesco Palazzo di Bera, edificio già di proprietà pubblica e un tempo adibito a convento.
All’inizio dell’Ottocento, nell’ambito di una riforma dell’insegnamento artistico, vengono stabilite le principali materie di studio: Architettura, Pittura, Scultura, Ornato, Incisione, Prospettiva, Anatomia Artistica ed Elementi di Figura.
Nel corso del tempo, l’Accademia si afferma come luogo di promozione di esposizioni, eventi e ricerche, diventando un punto di riferimento per il dibattito artistico contemporaneo.
Tra i suoi docenti e allievi si annoverano figure di grande rilievo, tra cui Francesco Hayez, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Adolfo Wildt – che fu maestro, tra gli altri, di Lucio Fontana e Fausto Melotti, nonché Francesco Messina, Marino Marini e, in epoca più recente, artisti come Luciano Fabro e Alberto Garutti.
La Pinacoteca di Brera è uno dei musei più importanti d’Italia, celebre per la sua straordinaria collezione di pittura italiana. Istituita nel 1809 da Napoleone, ha sede nel Palazzo di Brera, che ospita l’omonima Accademia di Belle Arti.
Il museo nacque inizialmente con l’intento di offrire agli studenti opere esemplari di grandi maestri; un primo nucleo di opere risale, infatti, già al 1776 concepito quale supporto didattico per l’Accademia.
La sua trasformazione della Pinacoteca a vero e proprio museo avviene durante l’istituzione di Milano (1805-1814) quale capitale del Regno Italico. In quegli anni la sua collezione si arricchì di numerosi dipinti, per lo più di soggetto religioso e di grande formato, provenienti da chiese e conventi soppressi a seguito della riorganizzazione napoleonica degli ordini religiosi.
Tra i capolavori più noti si annoverano il Cristo morto nel sepolcro e tre dolenti di Andrea Mantegna, la Pala di Montefeltro di Piero della Francesca, Lo sposalizio della Vergine di Raffaello Sanzio, la Cena in Emmaus di Caravaggio e Il bacio di Francesco Hayez.
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2015
Milano (Italia)
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